Mentre la mitica Croisette di Cannes ha deciso di provare a dedicare tutto il suo splendore ad un evento insolito come le World Series of Poker Europe 2011, alcuni furbetti del pokerino hanno provato ad approfittare dell’attenzione rivolta all’evento per mettere a segno un colpo (quasi) perfetto.
Imbrogliare a poker? Purtroppo è possibile
“Devono stare imbrogliando, non può andargli sempre bene”. Chiunque si sia trovato a giocare qualche partita di poker davanti ad avversari troppo sfacciatamente fortunati non può non averloa pensato almeno una volta. Perché stare al tavolo con chi sembra essere nel giorno della partita della vita è sicuramente quanto di più frustrante possa accadere.
Eppure capita, non c’è niente da fare –soprattutto perché, proprio in quei maledetti momenti in cui le cose cominciano ad andare male per noi e per il nostro bankroll, vedere un sorriso sulle labbra del nostro avversario più in forma porta sempre dei cattivi pensieri.
La notizia peggiore, in questo caso, è che un fatto di cronaca avvenuto ieri nelle sale del casinò Barrière Les Princes di Cannes (lo stesso delle WSOPE, per intenderci) ha mostrato come la possibilità di trovarsi in mezzo ad una partita combinata sia purtroppo un’eventualità tutt’altro che impossibile.
Nella giornata di ieri, infatti, proprio mentre le WSOPE continuavano a deliziare gli appassionati accorsi a Cannes da tutto il mondo, la Gendarmeria francese metteva le manette ai polsi di cinque persone – tre giocatori di nazionalità italiana e due impiegati del casinò si nazionalità francese – con l’accusa di truffa aggravata ai danni delle sale e degli altri giocatori.
Talpe, carte truccate ed occhiali speciali
La storia della truffa è di quelle talmente semplici da far rabbrividire: se da una parte, infatti, i dealer corrotti utilizzavano ai loro tavoli delle carte segnate con dell’inchiostro speciale, i tre italiani sfruttavano l’eccentricità tipica dei tavoli di poker per presentarsi indossando degli occhiali ad infrarossi in grado di leggere quanto invisibile agli altri giocatori.
I primi sospetti sull’attività della banda risalgono allo scorso mese di agosto, quando un altro casinò di Cannes aveva scelto di rivolgersi alle autorità civili per segnalare vincite sospette per 44.000 Euro riconducibili agli stessi personaggi arrestati ieri.
Ormai sotto la lente d’ingrandimento della Gendarmerie, i furbetti del pokerino hanno finito per tradirsi scegliendo di ricominciare la propria azione criminale durante le WSOPE 2011.
Mentre i tre italiani mettevano da parte vincite dell’ordine di 27.000 Euro, dei funzionari in borghese li seguivano raccogliendo le prove necessarie per far scattare il mandato d’arresto per truffa.
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